(Red) – Il quesito che assilla da tempo la mente dei cittadini stabiesi, da almeno due mesi, è proprio questo: “Ma il silenzio è degli innocenti o dei colpevoli?”
Una domanda che ha preso piede proprio dal 24 febbraio 2022, giorno dello scioglimento del Consiglio Comunale stabiese per presunte infiltrazioni camorristiche, a seguito di una decisione, assunta dal CdM, inspiegabilmente già nota da tempo e che circolava “sottotraccia”, solo per usare un eufemismo, sin dai primi giorni di giugno 2021 negli ambienti politici nazionali e locali del centrosinistra. E così, come se nulla fosse, una “Relazione di PG” di circa 152 pagine redatta dalla Commissione di Indagine (inviata al Comune stabiese dalla Prefettura di Napoli) gira oggi tra le mani dei cittadini che, senza avere alcuna cognizione dei fatti, si ritrovano “per puro caso” a leggere di una relazione “in chiaro”. Una relazione che, dovendo risultare omissata per ovvi motivi, riporta invece nomi e cognomi di persone, imprenditori, politici e familiari, che piuttosto essere sottoposti a tutela della privacy (preso atto che non risultano né indagati né destinatari di alcun provvedimento restrittivo da parte dell’autorità giudiziaria) sono stati deliberatamente esposti alla berlina per alcune vicissitudini giudiziarie personali, peraltro datate negli anni, rappresentate addirittura in maniera incompleta e monca nel loro percorso, e pertanto non corrispondenti, quanto per niente conformi, alla verità giudiziaria emersa successivamente al termine dei procedimenti intentati. Motivo per cui, queste informazioni risultano oggi assolutamente incompatibili con l’attuale posizione giudiziaria degli inconsapevoli protagonisti. Insomma un “lavoro politico” ben articolato e mirato a costruire, nei confronti di un’amministrazione di Cdx, uno scenario estremamente negativo al punto da indurre anche l’occasionale lettore ad affrontarne la lettura con un profondo pregiudizio negativo sin dalle prime righe. La coalizione di Cdx, a fronte delle notizie trapelate attraverso la stampa sin dai primi giorni, ha scelto la strada del silenzio nel tentativo di capire attraverso la lettura della relazione ufficiale, quella costituita da 52 pagine pubblicata sulla G.U. n°59 dell’11 marzo 2022, quali e quanto potessero risultare credibili i fatti raccontati, in maniera minuziosa e maniacale, da alcune testate giornalistiche locali e nazionali, con dovizia di particolari inediti e relativi a fatti risalenti addirittura agli inizi degli anni 90’. Nel frattempo, sul fronte opposto, il Csx non perdeva l’occasione e si lanciava voracemente sulle notizie, spesso anticipandole, riuscendo finanche ad alzare la voce nell’austero tentativo di impartire lezioni di moralismo sfuso e a pacchetti fino a quando, ironia della sorte, non sono iniziati a venire fuori fatti gravi attraverso nuove informative giudiziarie, da Tsunami a Cerbero passando per Olimpo e Domino, dove andavano emergendo comportamenti eticamente censurabili di uomini appartenenti al loro variegato schieramento. Anche perchè trent’anni di governo della città non sono trascorsi invano. L’ultimo dei “Mohicani” che ha continuato a parlare delle vicende legate alla “relazione fantasma”, almeno fino a qualche settimana fa, è riuscito persino ad affermare: “Voi non siete andati a casa per colpa delle parentele, ma siete andati a casa perché avete fatto entrare la camorra dalla porta principale”. Questa gravissima ed infamante affermazione è risultata certamente smentita nei fatti dall’atteggiamento, attento ed accorto, di un’amministrazione che a suo tempo, per fortuna, ha liquidato le ditte in “odore di camorra” che prestavano servizio con l’Ente da anni, anche in presenza di interdittive antimafia rimaste inevase. Poi il silenzio, e mentre “a nave cammina e ‘a fava se coce”, un’assordante silenzio è calato sulla città che, per la prima volta nella sua lunga storia politica, ha dovuto subire l’onta di uno scioglimento per presunte infiltrazioni grazie solo alla superficialità ed alla bramosia del potere di pochi ed infimi uomini scorretti e privi del rispetto per le Istituzioni. A questo punto è lecito, per il popolo stabiese, continuare a chiedersi con determinazione “Se il silenzio sia degli innocenti o dei colpevoli?”

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