(Red) – La coalizione di Csx, baldanzosamente annunciata con la sottoscrizione di un documento politico alla fine del 2023, sembra disintegrarsi ogni giorno di più. L’ultimo colpo, ben assestato, sferrato da Salvatore Vozza nel corso della pubblica assemblea del 3 aprile scorso, ha letteralmente sbriciolato il PD locale, impegnato a tutt’oggi a ricercare quel dialogo che possa riportare l’equilibrio tra le sue fila. Nel frattempo è stato reso noto un documento che testualmente recita: “La pazienza ha un limite. Ora Basta. Questa pantomima non ha più ragion d’esistere. Castellammare non può più aspettare. Sono quattro settimane che alcune forze politiche chiedono la convocazione di un tavolo interpartitico al partito di maggioranza relativa della città delle acque.

Richiesta reiterata più volte e sempre disattesa al punto da leggere dagli organi di stampa che il PD romano, campano e nazionale ha individuato un candidato al punto da dargli un mandato esplorativo. Nulla contro il candidato individuato che rispettiamo per la sua storia professionale, ma i metodi usati non fanno parte della nostra cultura democratica.

A questo aggiungiamo la risposta ad un documento presentato e sottoscritto dalle scriventi che ad oggi non ha avuto alcun cenno di assenso o diniego. Questo stato di cose che dalle nostre parti si chiama malacreanza ci porta a dire che la pazienza ha un limite. Abbiamo rispetto per le controversie interne del Pd, ma non siamo deputati a risolverle. Al momento viviamo un empasse che sta paralizzando e vanificando un lavoro iniziato a luglio dello scorso anno. Pur rispettando le difficoltà interne del partito di maggioranza relativa non possiamo più attendere pertanto auto convochiamo il tavolo per proseguire il percorso. Incontro che si terrà Sabato alle ore 16,30 presso la sede del Movimento 5 stelle”. Questo documento è stato sottoscritto e diramato da Azione, Sinistra Italiana, Stabia Rialzati con M5S e suona come un vero e proprio diktat indirizzato al Partito Democratico che, da circa tre mesi, sembrerebbe essere rimasto impantanato in una palude molto pericolosa e pronta ad inghiottire una classe dirigente debole che non riesce a trovare il bandolo della matassa. A questo punto molte sono le ipotesi che potrebbero verificarsi nello scenario politico stabiese, considerato il contenuto del documento e l’inerzia di una classe dirigente incapace alla guida del Circolo stabiese dei Dem. Che cosa potrebbe accadere se la delegazione Piddina non dovesse presentarsi all’incontro fissato dagli “alleati” nella sede dei pentastellati? Quale atteggiamento potrebbe assumere il Presidente Elefante a fronte di questa convocazione? E’ disponibile il PD a ritirare dal tavolo la “Candidatura esplorativa” di Vicinanza per riprendere il dialogo interrotto da ormai troppo tempo con chi dovrebbe condividere candidato sindaco e progetto politico? Noi questo non lo sappiamo, ma sicuramente non è consigliabile praticare il “Parapendio” in scioltezza a latere di una montagna, non mettendo nel conto che si potrebbe anche incappare in qualche errore che potrebbe risultare fatale volando a margine dei costoni rocciosi. Le risposte? Potremo pubblicarle solo dopo l’esito dell’incontro convocato dai Pentastellati! E per il momento, chest’è!         

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