(Red) – In questi giorni, sui telefoni dei commercianti stabiesi, girava un messaggino inquietante che, ad appena qualche giorno dall’aggiornamento del piano traffico, invitava tutti gli aderenti all’Ascom a prepararsi per una serrata generale degli esercizi commerciali ed a partecipare compatti ad un corteo, al quale sarebbe seguito un sit-in, diretto sotto la Casa Comunale. Insomma, i commercianti stabiesi avrebbero dovuto mostrare i muscoli alla città ed al Sindaco per mostrare la loro coesione e la loro forza.

Una vera e propria dichiarazione di guerra all’Amministrazione Cimmino per gli effetti negativi, a loro avviso, derivanti dal cambio dei sensi di marcia di appena sei strade cittadine e, paradossalmente, in totale assenza di una proiezione relativa ad un breve periodo di monitoraggio; preso atto che tutta la “caciara” messa in campo è partita solo dopo due giorni appena dall’entrata in vigore del provvedimento in via sperimentale. In questo scenario, costruito ad arte da qualche politico con la fissa della “spallata”, la posizione oltranzista non sembrerebbe aver trovato riscontro tra i circa mille commercianti, legalmente esistenti sul territorio, a fronte dei pressappoco 270 iscritti ad una associazione che nulla sembra avere da spartire con quella che, negli anni 80’, risultava così bene rappresentata dagli indimenticabili Lucio Carbone e Gennaro Auriemma. Altri tempi, quelli del post-terremoto, altro stile che, supportato da una notevole cultura nel settore merceologico, riusciva ad interloquire in maniera seria, qualificata e decisa, nella consapevolezza di godere della necessaria considerazione e di quel rispetto conquistato sul campo; tanto in quanto supportati dall’adesione di circa il 90% degli esercizi commerciali cittadini e dalla qualità dei temi, con le relative competenti proposte, che riuscivano a srotolare sul tavolo del confronto. Mai niente di personale a quei tempi mentre al contrario, al tempo del Covid, sembra che abbia preso il sopravvento la smania di un “eccesso di protagonismo egocentrico” che, sin dagli inizi della conferenza stampa di ieri, è emerso prepotentemente nelle dichiarazioni di apertura del presidente De Meo. D’altronde basta rivedere il video, notando il tono e la cadenza che hanno contraddistinto le dichiarazioni iniziali, per comprendere il risentimento e l’acrimonia che venivano inconsapevolmente fuori durante il pronunciamento di quelle brevi e velenose battute iniziali. Una conferenza stampa convocata solo per dire no al cambiamento dei sensi di marcia nonchè priva di qualsivoglia proposta alternativa, ma del resto, che occorressero dei piccoli aggiustamenti alle prime criticità emerse non necessitava certamente sollevare un polverone tale da scomodare i padri dell’urbanistica mondiale, sarebbe bastato chiedere un semplice incontro all’Amministrazione per esperire il tentativo di apportare suggerimenti mirati a porre rimedio, per qualche piccola discrasia emersa, nel cambio dei sensi di marcia. Ed avendo l’Ascom avuto l’opportunità, attraverso i cinque precedenti incontri con l’Amministrazione nel corso dei 18 mesi trascorsi, di stabilire che: “Castellammare dovrà assumere la connotazione di città attrattiva (turistica e commerciale), città vivibile, città sicura, città efficiente, in sintesi una città nuova e relazionale da cui deriva il quadro programmatico che il Documento di Piano (il Puc) in generale dovrà avere come riferimento: una relazione che dovrà, senza ambiguità, far emergere il quadro delle “politiche urbanistiche” e, quindi, la visione strategica complessiva per la città”; per cui sarebbe diventato molto più semplice, oltre che meno strumentale, chiedere al Sindaco in quella sede di soprassedere temporaneamente all’attuazione della Ztl spalmata su più giorni di seguito proponendo allo stesso tempo, nello spirito collaborativo con l’istituzione, ai propri associati il sacrifico di aprire le serrande in queste quattro domeniche sperimentali al fine di saggiare gli effetti  e l’impatto sul campo della redigenda ZTL.

Il riferimento alla delibera di giunta, N°10 del 16/01/2020, rimane solamente una informazione “approssimativa”, e sarebbe il caso di spiegare che quella delibera rappresenta, al momento, solo un atto di indirizzo amministrativo, in quanto per diventare operativa ha bisogno di essere approvata dal Consiglio Comunale che, lo ricordiamo solo per far giustizia alla verità, potrebbe cambiare, se non addirittura stravolgere, i contenuti dell’intera delibera dell’esecutivo. L’unica nota positiva che è emersa, a nostro sommesso avviso, nel corso della conferenza stampa in epigrafe è solo la richiesta, inoltrata all’Amministrazione, di riaprire un tavolo di confronto sulla tematica, confronto al quale l’Amministrazione Cimmino non ci risulta abbia mai chiuso le porte, anzi tutt’altro. Alle domande precise dei colleghi, rispetto alle eventuali proposte correttive del PUM e della ZTL, non è stata data alcuna risposta, e questo per un’associazione come l’Ascom non è sicuramente un buon segno.

Ecco il testo del messaggino che è stato fatto girare sulla chat Whaatsapp, e non solo,  dei soci Ascom

“Cari colleghi, il confronto con l’amministrazione comunale, vista l’indifferenza di quest’ultima, deve essere portato ad un livello superiore, pertanto come anticipato si sta organizzando una manifestazione con serrata ed annesso corteo.

Si è ipotizzato di organizzare la manifestazione di sabato con corteo che partirà alle ore 16.00 dall’incrocio del Viale Europa con Via Cosenza in direzione di Via Nocera-Santa Maria dell’Orto-Piazza Principe Umberto-Via Mazzini con arrivo a Piazza Municipio e sit-in sotto la casa comunale.

Si propone inoltre dopo tale corteo  e fino a quando non sarà annullato il provvedimento di ZTL di  non accendere le insegne e i fari esterni degli esercizi commerciali.

Questa è l’occasione per mostrare la nostra coesione e la capacità di difendere le nostre imprese pertanto, vi chiediamo di comunicare la vostra adesione sul gruppo Piazza indicando il nome della propria attività, chi non è sul gruppo può inoltrare una mail in Ascom.

Vi rivolgiamo inoltre l’invito a coinvolgere le attività a voi vicine, anche non socie,  ad aderire alla manifestazione.

Vi sottolineiamo  che  è di vitale importanza comprendere la partecipazione che potremmo avere alla manifestazione pertanto comunicate al più presto la vostra adesione e esortate i colleghi a fare altrettanto. Ciò che non è chiaro a chi non vive di commercio è che impedendo agli avventori delle città limitrofe di raggiungere le nostre  attività esse non hanno possibilità di sopravvivenza”.

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