“Mi rivolgo ai media e all’Ill.mo Signor Sindaco nel ribadire per l’ennesima volta che il Partito della Dc a Castellammare di Stabia è rappresentato dal sottoscritto. Leggo in un articolo di stampa: “..gli eredi della Balena Bianca…”. Chi? Eredi di cosa? Segretari di quale partito?”. Comincia così la lettera di Salvatore Coda, coordinatore della Democrazia Cristiana, dopo l’annuncio dell’appoggio esterno all’amministrazione comunale del sindaco Gaetano Cimmino da parte del gruppo Fondazione Dc capeggiato da Michele Sanzone.

“Qualcuno parla di “…ignominiosi attacchi politici…”, dimenticando – ha continuato Coda – di aver sottratto ignobilmente ai veri rappresentanti della lista “Unione di Centro” i loro veri coordinatori o segretari (documenti apparsi sui media comprovano chi rappresentava la lista nelle ultime amministrative).

Ed ora? Dopo tre anni di occupazione di sedie “…non ci sentiamo a nostro agio…”. Qui si scrive senza memoria, senza storia, senza programmi, senza progetti ma soprattutto senza dignità è stata imposta all’amministrazione fino a poco tempo fa l’appartenenza alla Dc che mai ha riconosciuto in questi signori la sua paternità. Dopo tre anni di accondiscenza amministrativa, dopo essere stati estromessi dall’insistenza di occupare uno scanno a Palazzo Farnese leggo che “non si sentono più a loro agio”.

Qui si evince che queste persone rappresentano sé stessi e non un Partito, pensando di ricoprire una pluralità di cariche di certo politicamente incompatibili. La Dc è per la governabilitá di questa Città, è per chi oggi vede in noi una garanzia, una bandiera, una politica diversa, per una Città che vuole giustizia e che di certi pseudo politici di turno ha la nausea. Una Città disponibile al cambiamento costruttivo, purché vi sia chi con coraggio ed onestá la guidi.

Auguriamo alla nuova giunta e al sindaco di continuare ad amministrare il Bene Comune per l’intera comunità stabiese. Noi saremo uniti in questi momenti bui e drammatici per l’intero Paese. Dobbiamo sentirci uniti, un popolo per il popolo. Ribadiamo insieme all’amministrazione che questa Città è degli stabiesi operosi, onesti ed uniti”.

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