(Red) – E fu così che Gennaro Iovino, rappresentante della Fials nonché potentissimo esponente della componente “Casilliana” del P.D. stabiese,  afferma di aver appreso (solo attraverso gli articoli di stampa) della Sua posizione che, secondo gli atti inviati dal P.M. al GIP, lo vedrebbero tra i protagonisti, insieme con il suo riferimento Casillo, nella torbida ed ingarbugliata vicenda del Cirio. Infatti, secondo quando contenuto nella trascrizione delle intercettazioni i due indagati, Gennaro Iovino e Mario Casillo, avrebbero incontrato Greco a casa dell’esponente sindacale Fials e, sempre secondo quanto emerso dall’intercettazione telefonica, avrebbero raggiunto un conveniente accordo con l’imprenditore; Casillo avrebbe agito nella direzione di ritirare i circa 600 emendamenti al PUT, provvedimento in discussione in quei giorni al Consiglio Regionale, mentre in contropartita avrebbe ricevuto l’opportunità di poter designare la ditta di impianti elettrici che (secondo la dettagliata trascrizione del colloquio telefonico) avrebbe  svolto i lavori di impiantistica nel cantiere “Cirio”. Ricordiamo, al contrario di quanto stanno scrivendo altri organi di informazione, che queste accuse vengono fuori SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DA INTERCETTAZIONI TELEFONICHE ED AMBIENTALI che attengono la posizione di Greco(monitorato e controllato per fatti e rapporti che avrebbe intessuto con la camorra locale), proprio così come sarebbe accaduto per quanto riguarda le posizioni di Cesaro e Pentangelo emerse nel corso delle logorroiche ed iperattive conversazioni del “Re del Latte” stabiese.Intanto, non appena venuto a conoscenza della sua posizione di indagato, Gennaro Iovino, sul suo profilo social ha scritto: “Apprendo con sorpresa degli esiti dell’indagine giudiziaria che ha visto protagonisti, tra gli altri, alcuni esponenti politici del territorio stabiese, colpiti da misure cautelari. Sicuro della correttezza del mio operato e fiducioso, come sempre , nel lavoro della Magistratura, auspico una celere quanto puntuale risoluzione del caso, convinto che fatti e responsabilità ( se ve ne sono) saranno accertate nell’interesse di tutte le parti coinvolte.” E stamane riprende il processo, in corso da tempo, presso il Tribunale di Torre Annunziata.

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