(Redazionale) – Un quartiere storico, quasi a ridosso di palazzo Farnese, con il suo dedalo di viuzze comprensivo della casa che ha dato i natali ed ospitato Raffaele Viviani, oggi sembra essere diventato una zona franca dove accade tutto e di tutto. Infatti, forti segnali di abbandono del quartiere, e dei suoi abitanti, vengono da molto lontano ma, in queste ultime settimane, sembra proprio che certe pratiche legate alla piccola e media illegalità abbiano preso quota al punto da ingenerare paura e preoccupazione diffusa tra gli abitanti che percepiscono, l’assenza delle forze dell’ordine, come un chiaro segnale di resa delle istituzioni. Un piccolo sunto di ciò che accade da settimane in maniera incessante tutti i giorni al Caporivo? Subito!  Piccoli incendi, grandi incendi come quello alla parte interna del piazzale che attende ancora pulizia dove c’è anche amianto (un incendio impressionante al centro dei palazzi!) , cumuli di mobili, 2 auto incendiate , spaccio libero [che lo si evince anche dalle scarpe segnaletiche appese ai fili utilizzando la pratica dello Shoefiti, una tendenza ormai che ha preso piede nelle zone di spaccio per segnalare la presenza di addetti ai “lavori” ], ancora altri incendi quotidiani, auto parcheggiate in uno spiazzale dove c’è un evidente e mastodontico divieto, stanno raccogliendo in quel piazzale dietro ad un muro legna per i falò dell’Immacolata, dove l’altro ieri  hanno costruito addirittura una baracca (utilizzando a spregio contro il comune le transenne comunali), e ieri notte l’hanno incendiata insieme a cumuli di immondizia. Questa mattina, all’alba, hanno incendiato altra immondizia ( e cittadini responsabili hanno provveduto a chiamare i vigili del fuoco). Arrivano segnalazioni ogni giorno. Tutti questi fatti elencati, non accadono da nessuna parte in maniera contemporanea e con questa frequenza così come al Caporivo, tanto per non parlare dei furti che, con cadenza quasi giornaliera, si registrano negli appartamenti dell’intero quartiere. I cittadini raccontano attoniti questi avvenimenti, noi li raccontiamo nella speranza che le forze dell’ordine facciano sentire la loro incalzante presenza al fine di riportare, tra gli abitanti del quartiere, quella percezione di sicurezza di cui hanno bisogno per sentirsi tutelati dalle “Istituzioni” nella quotidianità affinché si scriva la parola fine in calce a questo triste e pericoloso fenomeno. E pertanto? Adesso bisogna solo agire, ed al più presto!!!

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Un quartiere storico, quasi a ridosso di palazzo Farnese, con il suo dedalo di viuzze comprensivo della casa che ha dato i natali ed ospitato Raffaele Viviani, oggi sembra essere diventato una zona franca dove accade tutto e di tutto.