(Red) – In questi giorni, l’Asl Napoli 3 sud ha predisposto un apposito bando (scadenza 31 marzo) per la creazione di un elenco di volontari, tra cui medici, farmacisti e infermieri volontari per supportare la campagna vaccinale anticovid-19, disposti a prestare la propria collaborazione presso i punti vaccinali nei tredici distretti sociosanitari della succitata azienda sanitaria.

Queste figure professionali ricercate, secondo il bando, devono risultare iscritte ai relativi ordini professionali di appartenenza, compresi tutti coloro che a tutt’oggi risultano in quiescenza. ”Gli interessati – secondo quanto stabilito dall’Asl – dovranno dare la propria disponibilità minima quantificata in un turno di almeno sei ore in una giornata scegliendo il distretto di riferimento.

Tali attività saranno svolte a totale titolo gratuito, salvo un rimborso in caso di trasferimento da una sede all’altra nel corso della stessa giornata utilizzando la propria automobile”.

I responsabili dei punti vaccinali di popolazione di riferimento provvederanno al reclutamento in base alle disponibilità espresse dai volontari e alle esigenze dell’azienda. ”Il personale che aderirà al bando riceverà, a cura dell’Asl Napoli 3 Sud, un’adeguata formazione per svolgere le attività richieste; inoltre ai volontari che ancora non avessero ricevuto il vaccino e che ne facessero richiesta, verrà somministrato”. Tutti gli interessati possono presentare domanda all’indirizzo mail adesionevolontari@aslnapoli3sud.it, mentre per ulteriori informazioni, oltre a consultare il sito internet www.aslnapoli3sud.it, potranno rivolgersi agli uffici della formazione e sviluppo risorse umane della Napoli 3 Sud di piazza Ernesto Cesaro a Torre Annunziata.

A tal proposito la Dott.ssa Teresa Rea, rappresentante dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli con sede in Piazza Carità n. 32, attraverso una pepata missiva ha così replicato:

“Gentili Direttori,

sono stata contattata per divulgare “l’Avviso pubblico per la creazione di un elenco di volontari collaboratori professionali sanitari infermieri per il potenziamento del piano di somministrazione dei vaccino anti Sar-Cov-2”.

Si ritiene indispensabile che un servizio di alto impatto sociosanitario, come la vaccinazione, debba essere formalizzato anche attraverso una forma contrattuale che riconosca il valore dei professionisti. Inoltre, si fa presente che l’avviso in oggetto contiene diversi passaggi problematici:

1. E’ in conflitto con l’ormai scaduto Bando Arcuri ;

2. il reclutamento di professionisti sotto forma di volontariato per una campagna di vaccinazione che durerà per almeno un anno;

3. è inesatto che il personale in quiescenza debba essere iscritto all’albo professionale poiché contraddice quanto previsto dall’art. 1 comma 423 della legge 178/2020.

Per quanto sopra esposto la scrivente, seppure consapevole del valore della solidarietà e del volontariato, ritiene di non poter aderire a tale richiesta e anzi manifesta il proprio dissenso.

Rinnovo la disponibilità ad un confronto per individuare e attivare percorsi che rispondano alle necessità della popolazione e valorizzino il ruolo dei professionisti.

L’occasione mi è gradita per porgere distinti saluti”.

Una bocciatura in piena regola di un progetto, così come per altre attività sulla medicina territoriale, è arrivata dalla Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche che ha evidenziato, attraverso delle precise e puntuali risposte, la cronica carenza di preparazione e del rispetto della normativa vigente dei sottoscrittori del bando pubblicato proprio in questi ultimi giorni. E chest’è!!!

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