Gravi disagi sanitari in un area che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita per la città.

(Red) – Una storia antica quella di un’area, antistante lo stadio San Marco, destinata solo in via temporanea ad accogliere gli operatori mercatali, appena poco tempo dopo il terremoto del 1980, che è diventata poi sede stabile di un mercato rionale senza possedere i requisiti minimi fondamentali per svolgere l’attività commerciale. Una attività che attende una adeguata riqualificazione da appena 39 anni circa.  Infatti, dopo anni di battaglia per la sistemazione del mercatino, correva l’anno 2005 con la circoscrizione di allora impegnata in questa direzione, ed un impegno di spesa di circa 240.000 euro per la trasformazione dell’area di parcheggio, quella annessa allo stadio lato tribuna, in una sede idonea ed accogliente con servizi ed infrastrutture di copertura della stessa per consentire lo svolgimento dell’attività anche nelle giornate di pioggia impossibili, accadde che l’insorgere di un lunghissimo contezioso nato, tra la ditta appaltatrice dei lavori ed il comune di Castellammare di Stabia, riuscì a bloccare, congelandolo, il disegno di una sistemazione più idonea, ma non certamente ottimale, degli operatori mercatali e delle loro postazioni. Nel frattempo la situazione è continuata, nella più assoluta precarietà igienica e di infimo degrado strutturale, fino ad arrivare alle notissime notizie trapelate in questi ultimi giorni attraverso un innocente post pubblicato su Facebook. Manca però un pezzo importantissimo che sfugge alla conoscenza dei cittadini, e dei politici soloni che adesso come sempre faranno a gara pur di apparire più indignati di altri, manca la consapevolezza che quest’area era stata individuata quale destinataria di un finanziamento regionale di circa 800.000,00 euro che, arrivato e notificato attraverso una PEC all’ufficio preposto agli inizi di marzo 2018, in conseguenza della mancata apertura della posta elettronica da parte dell’Istruttore Tecnico quale destinatario nella qualità di RUP che, avendo provveduto all’apertura della mail solo nel successivo mese di luglio, non è riuscito ad evadere il progetto di finanziamento entro i tempi utili necessari per l’assegnazione definitiva dei fondi. Risultato? Finanziamento andato in fumo e grave danno per la città e per i cittadini che non hanno potuto veder realizzati i lavori che erano previsti, in occasione delle universiadi, che avrebbero realizzato la concreta possibilità di rifare il look della zona a partire dal ponte San Marco fino al piazzale dello stadio Menti. Questi i fatti, ma la novità è un’altra e stimola una naturale domanda che, a questo punto, diventa d’obbligo formulare: E l’amministrazione Cimmino cosa intende fare in proposito? Ah, saperlo!!!  

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