Il dipinto dell’artista napoletano raffigura Piazza Paolo Capasso con la Chiesa di San Matteo Apostolo come si presentavano a inizio ‘900. Questa mattina la cerimonia di riconsegna al Comune di Napoli alla quale hanno partecipato il sindaco Tommaso Naclerio ed il vice Luca Mascolo. «Un orgoglio per noi e per la comunità agerolese»

È l’immagine di Piazza Paolo Capasso con la Chiesa di San Matteo Apostolo sullo sfondo come si presentava a inizio ‘900, quella raffigurata nell’opera d’arte di Gennaro Villani nota con il nome “Paesaggio con chiesa” ritrovata e riconsegnata al Comune di Napoli. L’opera, pastello su carta delle dimensioni di 33×35 cm, era stata trafugata dagli uffici dell’allora sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino nel 2010 ed è stata riconsegnata questa mattina dopo il ritrovamento avvenuto grazie al lavoro del Nucleo TPC di Napoli le cui indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma. Di fondamentale importanza per l’individuazione è stato l’ausilio della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ne ha confermato la provenienza illecita. Alla cerimonia, oltre al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del dirigente dell’Area Cultura e Turismo, Massimo Pacifico e del comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Tenente Massimiliano Croce erano presenti anche il primo cittadino ed il vicesindaco di Agerola, Tommaso Naclerio e Luca Mascolo.

   «È stata un’emozione incredibile partecipare alla riconsegna di un’opera d’arte che parla di Agerola, in particolare della principale porta di accesso al Sentiero degli Dei, uno dei tesori più preziosi che abbiamo. Sono orgoglioso di rappresentare una comunità e un territorio che da sempre hanno saputo offrire ospitalità ed ispirazione a coloro che nel corso dei secoli hanno scelto questo luogo incantato per trascorrere le vacanze o, magari, qualche giornata di relax» ha dichiarato il sindaco Tommaso Naclerio al termine della cerimonia. 

«Non è l’unica opera che Gennaro Villani – ha aggiunto Luca Mascolocelebre artista napoletano vissuto tra la fine del 1800 e la prima metà del ‘900, ha realizzato ispirandosi ad Agerola. La gioia per il ritrovamento di un’opera d’arte così importante offre anche l’occasione per ricordare la vocazione artistica di questo meraviglioso territorio che è stato scelto come buen ritiro da tanti illustri personaggi del mondo della cultura. Solo per citarne alcuni: Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco, che tra l’altro erano amici di Villani, Francesco Cilea, Gabriele D’Annunzio. Una vocazione che stiamo provando a rafforzare con il lavoro di questi anni per fare di Agerola una capitale della cultura».

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