(Red) – “Sarebbe il caso di prepararci in quanto questi (riferito a Cimmino e i suoi) hanno vinto il ricorso”, questa la frase sussurrata da un volatile locale ai “compagni” di opposizione all’Amministrazione stabiese sciolta il 24 febbraio 2022 per presunte infiltrazioni camorristiche. Infatti, alcune telefonate partite nella mattinata odierna mirate per alzare la soglia attenzionale su di una vicenda che potrebbe portare al voto, la cittadinanza stabiese, già dalla finestra di fine maggio p.v.. La redazione di Stabiapolis ha tentato attraverso i propri modestissimi canali, quelli istituzionali nella legalità, ed ha avuto modo di verificare che ancora non è stata depositata alcuna sentenza nel merito, almeno fino a questo momento. Non abbiamo pertanto desistito davanti a questo regolare accertamento e, spingendoci ben oltre la soglia della legalità, abbiamo intercettato una soffiata che, prendendola con il beneficio dell’inventario, al contrario dell’ottimistica voce fatta circolare dal voglioso, scalpitante, sinistrorso “Merlo maschio”, darebbe per certa la secca bocciatura del ricorso avverso allo scioglimento dell’assise cittadina. A questo punto tutto diventa molto più nebuloso di prima, anche perché, dopo le fallaci previsioni delle scorse settimane diramate a cura della “Mantide” grillina, noi avevamo ipotizzato la possibilità che l’uscita della sentenza sarebbe avvenuta dopo il 24 febbraio, tanto forse per consentire alla supercommissione antimafia di percepire per intero gli emolumenti di un corto quanto “glaciale” mese di febbraio. E siccome a pensar male non è peccato, avevamo ipotizzato questa data per un motivo molto più serio, ossia quello legato alla possibilità di non far rientrare Castellammare tra le città che voteranno per le amministrative nella finestra di fine maggio. Considerato che al comune, in queste ultime ore, si respirerebbe un’aria di mesta quanto fremente smobilitazione, al punto che qualche dirigente, sulle note della canzone “Sabato pomeriggio”, continuerebbe ad implorare l’uccellino a non andare via, noi manteniamo la calma e, passando il gesso per la stecca, diamo molto più credito all’esito negativo che, secondo la nostra occasionale fonte, darebbe per respinto il ricorso presentato al Tar Lazio. Di sicuro non potranno conservarsi la sentenza per molto, ma solo tra pochi giorni, o almeno fino al 24 febbraio, potremo conoscere finalmente la verità su di una vicenda dai chiari contorni “politici strumentali” orchestrata e gestita da un Csx che vuole a tutti costi tornare alla guida della città. E chest’è!

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