(Red) – Il Pd stabiese giunto ormai in affanno, dopo aver iniziato da tempo la lunga corsa elettorale per arrivare a Palazzo Farnese, tenta di aprire il dialogo con le forze moderate centriste al fine di rilanciare la propria leadership politica in una coalizione che, a quanto sembra, è andata lacerandosi ancor prima di sottoscrivere l’atto politico necessario per presentare le linee programmatiche alla città. Infatti, tra una serie di veti incrociati e pregiudiziali insuperabili, la debole dirigenza dei Dem si è attivata in queste ultime ore ad avviare una serie di incontri bilaterali sia con i “Cento aderenti al manifesto delle idee”(sempre via WhatsApp), invitandoli al confronto programmatico ed a scendere in campo nella ormai prossima consultazione elettorale, che con il Centro Moderato di Alfano, Carla Di Maio, Eutalia Esposito, Francesco Schettino, Ciro Di Martino, Nino Di Maio e, con la vera ispiratrice del gruppo, Maria Rita Auricchio che, sponsorizzata da “Mister Quarantamila” (alias Mario Casillo) ha saggiamente compulsato il PD, e il gruppo di “Centristi”, ad avviare un tavolo di interlocuzione politica nel tentativo di superare l’empasse determinatasi sulla scorta degli ultimi eventi che hanno scosso, creando un vero e proprio terremoto politico, un equilibrio che si era fortemente consolidato intorno ad Elefante con adesioni trasversali, diventato poi molto fragile quanto labile proprio alla luce degli eventi autolesionisti sopravvenuti. Un incontro, quello tenutosi nella serata di ieri, che avrebbe dovuto sanare la competizione nata, tutta in casa piddina, tra la candidatura del presidente Elefante e quella del direttore Vicinanza nel tentativo di individuare una “terza via” di Casilliana ispirazione che, confluendo sul nome della dottoressa Auricchio, avrebbe di colpo ricucito le esigenze “politiche” sia del Pd che dei Moderati centristi. Un accordo “congelato” dai plenipotenziari Dem nel vacuo tentativo di prendere tempo, mentre tra i “moderati” la Esposito e Schettino si apprestano, parafrasando un noto gergo calcistico, a prender possesso della palla ed a gestirla sapientemente al fine di salvaguardare la dignità del loro gruppo interno alla coalizione di centro. Una dignità maldestramente bistrattata da alcuni soggetti del gruppo che, girando a ruota libera, hanno prosaicamente ritenuto, attraverso incontri riservati organizzati con leader regionali piddini, di poter svendere ai Dem il ruolo e lo spessore politico di un’aggregazione pregna di autorevoli presenze sia sul piano della qualità politica e personale che su quello professionale. Intanto, con una lunga intervista concessa come se stesse girando in auto per la città, un ex-manager “super gettonato” dall’Ente stabiese che, legato evidentemente alla squadra di un ex-sindaco dei primi anni del terzo millennio, ha inteso “auto-lanciarsi” nell’agone politico spiegando ai cittadini stabiesi di avere le carte in regola per poter risolvere i problemi della città e, sempre secondo la sua “autopromozione”, di essere anche in grado di trovare le soluzioni per la città a portata di mano, soluzioni che in forza del prestigioso ruolo ricoperto riuscirebbe a tirare fuori da quei “cassetti” rimasti chiusi ormai per troppi anni. E non finisce qui, siatene ben certi, perché i “micciarielli” da accendere ce ne stanno ancora parecchi nella scatola!       

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