(Red) – Attraverso un fastoso annuncio, promulgato con il sottofondo dell’Aida, l’Amministrazione Vicinanza ha annunciato la stipula di un accordo con i balneari operanti sul territorio stabiese che prevederebbe “presunti” sconti ed agevolazioni per i residenti del territorio. A tal proposito è intervenuto nel dibattito l’ex Presidente del Consiglio Emanuele D’Apice che, attraverso un’analisi precisa e dettagliata, ha precisato che: “Con l’arrivo dell’estate, il Comune di Castellammare annuncia un’“agevolazione” per l’accesso agli stabilimenti balneari: dal lunedì al venerdì, nei mesi di giugno, luglio e settembre 2025, le famiglie residenti potranno acquistare un pacchetto di 10 ingressi comprensivo di ombrellone e lettini a prezzo agevolato. In teoria, una buona notizia. Ma a ben guardare, i criteri fissati trasformano il beneficio in un’iniziativa poco inclusiva, quando non addirittura beffarda.
Solo per famiglie “numerose”… ma non troppo
Il primo limite riguarda i beneficiari: possono accedere all’offerta solo le famiglie composte da almeno tre persone paganti. Tradotto: coppie, genitori single con un figlio o chi ha con sé un anziano non pagante, sono esclusi. Una decisione che penalizza molte realtà familiari oggi diffuse e che lascia fuori proprio chi potrebbe avere più bisogno di una mano.
Agevolazione a tempo… e a numero chiuso (ma chi controlla?)
L’offerta sarà valida solo fino al raggiungimento del 25% della capienza dei servizi. Ma chi vigilerà su questo limite? Non è stato chiarito se saranno i gestori, il Comune o altri soggetti a determinare quando il “tetto” sarà raggiunto. Il rischio, senza meccanismi di controllo chiari e trasparenti, è che si tratti di una soglia arbitraria, utilizzabile a discrezione.
Un pacchetto da 10 ingressi? Non è una scelta, è un obbligo
Altro punto critico è l’obbligo di acquistare un pacchetto da 10 ingressi. Non si può parlare di agevolazione vera se si costringono le famiglie a sostenere una spesa anticipata e rigida. Chi può permettersi solo pochi giorni di mare? Chi ha orari di lavoro irregolari? Chi parte per le vacanze in altri periodi? Sono automaticamente esclusi, o costretti a pagare per servizi che magari non riusciranno a usare del tutto.
L’agevolazione, per essere equa, dovrebbe prevedere formule flessibili: ingressi singoli, pacchetti ridotti, magari con prenotazione online o a scalare. Invece, viene imposto un modello unico, pensato forse più per semplificare la vita agli stabilimenti che per aiutare davvero le famiglie.
Residenza obbligatoria, ma servono i documenti
L’accesso è riservato ai residenti di Castellammare, con obbligo di presentare un documento. Comprensibile in teoria, ma nella pratica può diventare un ostacolo per famiglie in difficoltà o in situazioni abitative precarie. Ancora una barriera più formale che utile.
Minori gratis: ma solo per legge
Si ricorda l’accesso gratuito ai minori di 12 anni. Ma attenzione: non è una concessione del Comune, è un diritto già garantito dalla normativa regionale. Spacciarlo per bonus locale è una manovra comunicativa poco trasparente.
Un’occasione persa
Un’agevolazione vera dovrebbe semplificare la vita delle famiglie, non complicarla con pacchetti obbligatori, soglie arbitrarie e criteri esclusivi. Questa misura, invece, sembra più una vetrina politica che un intervento concreto. Chi ha davvero bisogno del mare, del relax e della dignità, resta spesso fuori. E mentre si fa comunicazione, si perdono le persone”.
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