(Red) Castellammare di Stabia – “Nel Pubblico impiego, e nelle aziende private in genere, quando si sciopera la paga per quella giornata viene defalcata al lordo dagli emolumenti dei lavoratori che vi hanno aderito. Il 30 maggio molti lavoratori, di una azienda che opera sul territorio stabiese, scioperano. Corre voce che il giorno dopo abbiano, in accordo con l’azienda, firmato la presenza lavorativa del 30 a patto che si ripulisse la città anche dei rifiuti lasciati a terra il giorno prima”, parole ma soprattutto musica di Carlo Carrillo, candidato al consiglio comunale con “Uniti per Stabia” .
“Una scelta molto bizzarra questa, per entrambi – denuncia sulla pagina Facebook Carrillo – sarebbe molto curioso sapere se per questa giornata vige lo stesso accordo, come sarebbe altrettanto interessante sapere se sia stata inoltrata la relativa comunicazione, all’ente comune, della proclamazione dello sciopero e del numero dei lavoratori che hanno aderito allo stesso”.
“Ci attiveremo per approfondire questa vicenda, anche perché siamo molto curiosi di conoscere il prezzo del secco che, secondo alcuni, risulterebbe molto alto rispetto al prezzo che normalmente viene praticato sul mercato, ed effettivamente 220 euro a tonnellata sembra veramente troppo”, ha concluso Carlo Carrillo che, insieme al figlio consigliere comunale, Antonio Carrillo, denunciò il malaffare in Multiservizi.
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