(Red) – A margine dei festeggiamenti per il primo “Compleanno” trascorso alla guida dell’Amministrazione stabiese, tra “autocelebrazioni” e fantasiose realizzazioni di presunti progetti, discendenti da gestioni precedenti, ci restituiscono un Sindaco (Vicinanza) che, imperturbabile, continua a logorarsi nel proprio isolamento politico e umano. A tal proposito, i consiglieri comunali Cimmino Antonio e Nicola De Filippo di F.I. in sintonia con Pasquale D’Apice e Antonio Federico, nella qualità di consiglieri di opposizione del CDX stabiese, hanno redatto e diramato la seguente nota: “Il fallimento politico del sindaco Luigi Vicinanza si consuma, ancora una volta, sotto gli occhi di tutti.
L’ennesimo episodio emblematico è rappresentato dal cosiddetto “piano contro il caro-spiagge”, un provvedimento presentato in pompa magna, salvo poi essere prontamente sconfessato dalla sua stessa maggioranza, che ne ha chiesto la revoca. Un segnale chiarissimo: il sindaco decide senza coinvolgere nessuno, neanche coloro che, almeno formalmente, dovrebbero sostenerlo in Consiglio comunale.
È il segno evidente di un’amministrazione che procede in ordine sparso, dove il confronto interno non esiste e dove le decisioni vengono assunte in totale solitudine, senza condivisione né ascolto. Ancor più grave è constatare come questo presunto accordo con i gestori dei lidi arrivi – guarda caso – proprio a ridosso della proroga delle concessioni balneari. Per anni, quegli stessi gestori si sono sottratti a qualsiasi tentativo di trovare un’intesa equa e sostenibile, con governi di centrodestra e centrosinistra. Una coincidenza che lascia spazio a interrogativi più che legittimi.
A rendere il quadro ancora più desolante, si aggiunge il flop dell’ordinanza sulla movida, che avrebbe dovuto regolare l’utilizzo delle fonti sonore nelle ore serali. Ritirata dopo meno di 15 giorni dall’entrata in vigore, è l’ennesimo provvedimento mal pensato, mal scritto e mal gestito. Come è possibile commettere errori tanto grossolani su temi così sensibili, che toccano direttamente la vita quotidiana di residenti, commercianti e turisti? Castellammare assiste sgomenta a una politica dei proclami senza risultati, delle toppe messe in fretta, delle ordinanze annunciate e poi ritirate, degli accordi last-minute che puzzano più di opportunismo che di strategia. Cosa c’è dietro queste scelte affrettate? Superficialità? Inadeguatezza? O, peggio ancora, una profonda disconnessione dalla realtà della città e dai suoi reali bisogni?”
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