(Red) – E’ di pubblico dominio in città, da alcuni giorni, la visita di alcuni “Galli e Galline” di provenienza PD (in questo caso acronimo di pollaio democratico) che si sono recati “in visita” a casa dei moderati riformisti progressisti, ma orgogliosamente (ad oggi) civici e uniti. All’incontro hanno partecipato rappresentati di liste che oggi hanno aderito alla “cosa di non si sa che cosa” del centrosinistra stabiese, qualcuno immagina un vero e proprio minestrone considerata anche la presenza di un noto chef locale, tra cui piddini (soci di maggioranza), sinistrini e qualche ex-sinistrino, con la partecipazione straordinaria, niente poco di meno che,  di un importante ex esponente di Forza Italia nonché principale sostenitore, nelle amministrative del 2016 e del 2018, dell’ex sindaco Cimmino, un personaggio tanto fedele da essere poi eletto Presidente del Consiglio Comunale successivamente disciolto. Dall’altro lato poi, l’ormai famoso gruppo dei moderati riformisti progressisti, ma orgogliosamente civici e uniti, formato da Auricchio, Alfano, Teresa Manzo, Nino Di Maio, Francesco Schettino, Maresca, Di Martino etc etc.

A quanto sembra, secondo la nostra affidabile fonte, sarebbe accaduto che l’evoluzione di questo terzo incontro, svoltosi sotto le stelle stabiesi, sia degenerato in discussioni sterili e spigolose innescate da alcuni particolari soggetti (ex piddini e diessini sinistri rientrati da poche ore nel pollaio di centrosinistra) i quali, travestiti da sapienti promotori e portatori di “sacri giudizi universali”, mettevano in discussione la presenza di un ex-simpatizzante di centrodestra seduto al tavolo politico dei moderati, nonostante nella loro delegazione comparisse uno tra i più autorevoli ex-esponenti stabiesi di Forza Italia (fedelissimo di Russo) degli ultimi 20 anni. Ma la catastrofe politica è emersa, in tutte le sue contraddizioni, quando si è tentato di dar luogo ad un canovaccio di dialogo proprio sui temi politici. Infatti, all’istante, sono stati presentati, agli ospitali moderati convenuti, irricevibili criteri a dir poco compromettenti in quanto, su 3 fondamentali  punti indicati dalla controparte dei “coalizzati centrosinistrini”, emergeva chiaramente che per poter avviare quel tavolo politico locale sarebbe stato necessario aderire pregiudizialmente ai seguenti principi così enunciati:

 “Chi ha intenzione di allearsi con Csx alle prossime elezioni comunali dovrà in primo luogo votare il Pd alle  elezioni Europee, dovrà sostenere la protesta sull’Autonomia Differenziata e sostenere con convinzione le proteste contro le azioni della Polizia sui fatti di Pisa”.

I moderati seduti intorno al tavolo, sempre secondo la nostra affidabile fonte, a fronte di tale premessa sono rimasti sbigottiti dalle condizioni dettate, considerato che il tema da trattare era quello relativo alle imminenti elezioni comunali, tentavano di spiegare che l’atteggiamento assunto rappresentasse un tema diverso rispetto a quello di potersi confrontare sul programma per la città, invero, di parlare della raccolta differenziata e altre delicate problematiche locali. Una modalità inedita, a quanto pare, quella di avviare il confronto su temi nazionali che, sulla scorta della diversa estrazione culturale e politica dei moderati di Centro, sono rimasti inevitabilmente spiazzati ed imbarazzati, anche e soprattutto per motivi di carattere professionale, dal pregiudizio di dover protestare, inveendo contro i poliziotti, sui fatti di Pisa. Pertanto, a quanto pare, sembra che “questa imposizione” non sia risultata molto gradita dai Moderati di Centro, considerata anche la sterilità della discussione sul “nulla”, impostata dal Csx locale riguardo al tema più importante della città, ma persino pregna di ‘giudizi e pregiudizi’ vuoti nonché messaggeri di velenose “Energie negative”, che trascinate all’interno di una ‘Casa Civica’, moderata, ospitale e volenterosa, sono apparse, per non dire altro, inadeguate. Tanto inadeguate, al punto che, in un confronto successivo interno alla coalizione dei Moderati, pare proprio che esponenti molto saggi e riflessivi abbiano formulato la proposta, condivisa peraltro da molti tra loro, a dover necessariamente richiedere, nell’interlocuzione avviata senza alcun costrutto, la presenza del Presidente del PD Elefante, forse anche più elegante, e probabilmente anche dotato di maggior equilibrio politico nel rispetto per gli interlocutori. Quasi come a voler dire “la prossima volta venite col maestro, perché alcuni tra voi fanno troppa confusione, e a noi piace fare le cose per bene”.

Una interlocuzione che, a tutt’oggi, appare incanalata a concludersi con esiti, evidentemente, negativi per disparati elementi civici della Coalizione Moderata, tanto che l’idea di coinvolgere il Presidente, ad oggi candidato in pectore del centrosinistra Elefante, potrebbe rappresentare l’estremo tentativo da concedere, nel rispetto del confronto democratico, per alcuni componenti della coalizione moderata che perseverano nella richiesta di continuare l’interlocuzione, nella speranza forse di rinvigorire il tavolo dopo gli esiti nefasti sin qui emersi. Un dato è certo, ed è rappresentato dal fatto che un intero e litigioso Pollaio che, recatosi in visita ai moderati, ha determinato la convinzione di talune componenti, dei Moderati di Centro, di non poter riuscire nell’intento di continuare a guardare con fiducia ad una collaborazione fattiva e armoniosa (con questo Csx) nell’interesse della città, mentre va maturando in maniera determinata la convinzione di procedere per la propria strada, in piena autonomia e con quella solidità di cui ne vanno fieri sin dai primi momenti, valutando altresì di provare, istituendo nuovi tavoli, ad orientare il dialogo con altre forze Moderate, dello scenario politico stabiese, abituate per cultura e formazione a rispettare la dignità politica e personale degli interlocutori politici. In ogni caso, chi vivrà vedrà, per cui è lecito e normale chiedersi se, il prode Elefante, sarà capace di ricucire quel confronto, artatamente interrotto, nel vacuo tentativo di tenere accesa la fiammella di una “prova di dialogo” malamente sospeso, anche se finora assolutamente inconsistente e molto critico sotto diversi punti di vista. Ma quel che sicuramente manca, in questo centrosinistra, è proprio un sentimento sano, un palpabile positivismo, ma soprattutto la voglia di ritrovare l’unità, inizialmente al loro interno, per poi compattare la città che, purtroppo per gli stabiesi, sconta divisioni, negativismi, pessimismo e sabotaggi di ogni genere, in conseguenza di tutte le ripercussioni e le frustrazioni di una “ben nota parte politica” che offre il peggior esempio possibile, sia sotto il profilo umano che politico, con un atteggiamento arrogante e orfano di un valore, quale quello della lealtà, sia al loro interno che verso gli altri.

Una nota, quanto manifesta, incapacità di affrontare i problemi e le opportunità della nostra città, oltre allo stato confusionario rispetto al ricorrente tema della legalità, utilizzata sfusa e a pacchetti a seconda delle proprie necessità, e mirata solo ed esclusivamente a strumentalizzare gli inconsapevoli cittadini stabiesi.

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