(Red) – Il primo compleanno dello scioglimento è una ricorrenza che, indubitabilmente, determina un clima di alterata fibrillazione all’interno dello scalpitante schieramento del Csx stabiese. Segnali di forte insofferenza corrono sul filo, si fa per dire, del telefono che, in alcuni momenti della giornata, è diventato addirittura fumante al punto da determinare un complesso intasamento delle linee telefoniche di quasi tutti i gestori di telefonia sia fissa che mobile. Presunti leader sinistrorsi che telefonano a chiunque, chiamando addirittura anche l’ormai famigerato parrucchiere della periferia letterese, personaggio al tempo informatissimo sulla relazione commissariale con relativi allegati, al solo fine di poter ricevere la dritta giusta nel merito di una sentenza del Tar Lazio Roma, di cui si annuncia il presunto arrivo sul “62° binario” ormai da tempo, e che vedrebbe (secondo fonti di dubbia quanto inaffidabile provenienza) prevalere le ragioni dei ricorrenti, tra cui l’ex-Sindaco + 19 tra ex-Assessori ed ex-Consiglieri comunali, sulla determinazione governativa di scioglimento per “presunte infiltrazioni camorristiche” nell’assise comunale stabiese. Fibrillazioni giunte al limite della loro massima espressione, di gran lunga superiore a quelle cavalcate dalle “sinistre opposizioni” che appena un anno fa annunciavano, gioiose e festanti, l’anticipazione di un imminente scioglimento, per “infiltrazione camorristica” dell’intero Consiglio Comunale stabiese, salvo poi brindare con spumante di infima qualità alla notifica ufficiale dell’atto governativo. Tutti presi dalla frenesia di conoscere l’esito (positivo?) della sentenza nella speranza di poter essere il primo ad annunciare la propria candidatura a sindaco alle comunali che, in questo caso, dovrebbero tenersi il 14 e 15 maggio 2023 e, nel caso di ballottaggio,  la successiva domenica del 28.

E il Cdx che cosa fa in questo scenario “sinistramente” preelettorale? Il Cdx stabiese nicchia, dorme profondamente e appare frastornato, così “come Benino” nella cantata dei pastori, da questi giochi parapolitici che sembrano disputarsi solo in una determinata, quanto rovente e ben individuata, area dello scenario politico stabiese. Un’attesa che sta bruciando tutte le energie mentali di chi all’interno del Csx, nel corso di questa gestione commissariale, sembrerebbe per niente soddisfatto della convulsa attività amministrativa svolta dalla Super-Commissione Anticamorra in regime di una “Democrazia sospesa”, dapprima invocata a gran voce per combattere l’avversario politico e, secondo radio Corso, oggi per niente soddisfacente rispetto alle consolidate esigenze nella conduzione del potere “sinistrato” di chi ne ha esercitato per lunghi anni la gestione. Abbiamo provato a capire cosa potrebbe essere cambiato, nel corso di questi ultimi dodici mesi, in città. Dalla nostra articolata analisi possiamo affermare che molto non è cambiato: intanto sono rimasti al loro posto i dirigenti che, in sinergia con l’Amministrazione Cimmino avevano governato la città in maniera egregia tanto da essere stati addirittura premiati, che nessun arresto e/o avvisi di garanzia sono stati prodotti dalla Procura di T.az a seguito della “sconvolgente relazione commissariale, con relativi allegati”, frutto di un’azione investigativa di P.G., tra l’altro incompleta per quanto riguarda l’omissione di alcune parentele con camorristi locali di consiglieri comunali dell’area di Csx, e dove nessun atto amministrativo è risultato essere non conforme alla normativa amministrativa vigente. Inoltre, in nessun atto prodotto dall’Amministrazione Cimmino è emersa la precisa e chiara volontà di favorire il variegato “sistema camorristico” locale, eppure alla luce di tutto ciò (a differenza di quanto riscontrato nella viciniori Torre Annunziata a guida PD) i cittadini stabiesi hanno dovuto subire l’onta sciagurata dello scioglimento per “presunte infiltrazioni camorristiche”. Un marchio disonorevole che rischia, nel caso la sentenza del Tar Lazio di Roma dovesse rigettare il ricorso così come lascia pensare l’infamatorio contenuto della relazione redatta dalla Commissione di Accesso, di annoverare la nostra città in quel lunghissimo e lugubre elenco di amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose, tanto pur in assenza di elementi probatori attestanti fatti, circostanze univoche e concordanti. Questo costituirebbe, in ordine temporale, l’ultimo regalo prodotto dai “sinistri” esponenti della politica stabiese, sia alla città che agli stessi cittadini locali. Nell’ipotesi in cui, i cittadini stabiesi fossero chiamati alle urne per le consultazioni del 14 e 15maggio 2023, su quale programma il Csx stabiese potrebbe articolare la propria campagna elettorale al fine di risultare credibile ed affidabile agli occhi degli elettori stabiesi? E con quale candidato a Sindaco? Questo è quanto di cui ci occuperemo nelle prossime ore!  

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