(Red) – Sale la febbre elettorale nella ex-città delle acque e con essa sono entrati in fibrillazione tutti gli ambienti politici della città. Infatti ovunque, in giro per le strade cittadine, si ritrovano capannelli di cittadini intenti a discutere e a chiedere notizie sulle coalizioni, ancora in via di definizione, e sui papabili candidati sindaci che si affronteranno in una campagna elettorale che, al momento, sembra già infiammata tra colpi proibiti, botte e risposte, che i politici nativi si scambiano sui media locali ed anche nazionali. Molte sono le aggregazioni che stanno venendo fuori, ad oggi sembrerebbero almeno quattro tra Csx, Cdx e ben due coalizioni centriste, ma secondo quanto viaggia sottotraccia potrebbe venire fuori una sorpresa inattesa proprio in considerazione dell’inconfutabile dato che, nell’acceso dibattito che ha preso piede in città, alcuni personaggi politici locali, candidabili papabili nel corso della scorsa estate ma trombati nel lungo percorso, da settimane risulterebbero ormai scomparsi dalla scena politica e, al momento, risulterebbero occultati in un “buco nero” di complessa e ardua lettura.

Non vogliamo pensare che sia partita “l’operazione buco nero” allo scopo di celare, alle indiscrete orecchie degli agguerriti giornalisti locali, una strategia recondita e mirata, ben orchestrata, che governata da un abile puparo pare stia creando un clima che (per alcune sfumature) sembra assumere la connotazione di un vero e proprio nefasto thriller paesano.

Infatti, da alcune settimane mancano all’appello alcuni personaggi politici, titolari di un peso specifico elettorale molto importante, a fronte di uno scenario che si è andato delineando con le coalizioni già note, e che si presenta molto labile proprio in virtù di questo “angosciante” silenzio che, nella brillante fantasia dei cronisti, potrebbe rappresentare il preludio di un magistrale quanto imminente colpo a sorpresa elaborato da una mente veramente pensante quanto geniale.    

Un silenzio che annovera tra le sue fila un noto ex-consigliere comunale, con quattro consiliature alle spalle, che ha ampiamente dimostrato, nelle scorse tornate, di godere della fiducia del proprio corpo elettorale arrivando sempre tra i primissimi consiglieri eletti nell’assise di Palazzo Farnese. Poi bisogna registrare l’assenza dell’ispiratore del documento-appello del Pd diramato appena sabato scorso, per non parlare poi di coloro che, infilati di diritto nell’oscuro buco, stanno facendo la “guerriglia” a centrodestra e a centrosinistra, ivi compreso qualsivoglia personaggio che provi ad affacciarsi apertamente e/o pubblicamente in questo percorso elettorale. Tra questi ingredienti, a voler pensar male che male non è, potrebbe nascere una vera e propria coalizione dal cosiddetto “buco nero”, molto diversa da quella dei candidati offshore, che si stanno fronteggiando, nel tentativo di tingere di nero tutto ciò che altri provano a mostrare nella piena e convinta trasparenza.

La maggioranza di questi “bucanero”, per quanto di nostra conoscenza, pare che abbiano trascorsi politici di colore Rosso, motivo per cui, questi “buconero” tendente al rosso, sembra che in questa tornala elettorale manifestino la chiara esigenza di indossare una maglia a strisce Rosso-Nere ma, tranquilli, nulla a che spartire con quel Rossonero tanto vincente del nostro calcio nazionale.

Alcuni della seconda schiera dei virtuali iscritti al club del “buconero” sono infiltrati nella coalizione di centrosinistra, qualcun altro anche in quella centrista ed, entrambi, addirittura siedono gomito e gomito con persone alle quali sarebbero pronti a pugnalare alla schiena, applicando concretamente il vademecum del “voltagabbana”.

La ragione per la quale, questi numerosi signori, agiscano coperti da un alone misterioso, in maschera o a doppio e talvolta a triplo volto, all’interno ed all’esterno di gruppi politici, non ci è dato di sapere. Eppure la nobile arte della politica, interpretata in modo simile, trasforma tutto in un sanguinario campo di battaglia, che con la politica non ci azzecca proprio nulla, proprio perché la politica vera consiste nell’adoperarsi, attraverso un onesto servizio da svolgere, nell’interesse supremo della città e dei suoi cittadini, intercettando i loro bisogni e necessità al fine di costruire una città vivibile e a misura d’uomo. Tutto il resto serve solo ad allontanare i cittadini dalla politica e, cosa ancor più grave, dalle Istituzioni.

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