(red) – Una giornata particolare è stata quella, di ieri l’altro, trascorsa dai dirigenti piddini stabiesi di Corso Vittorio Emanuele alla luce di una convocazione, quella del Direttivo del partito, a firma del Presidente Elefante che contemplava al 1° punto dell’OdG la scelta del candidato sindaco alle prossime comunali dell’8 e 9 giugno 2024. Una convocazione che, come da statuto, risultava legalmente valida in quanto inviata in tempo utile ed attraverso l’uso di Whatsapp, così come prestabilito all’unanimità da accordi intrapresi sin dall’inizio del mandato congressuale. Una riunione dell’organo preposto a decidere finalmente il nome del candidato sindaco ufficiale del partito, da sottoporre successivamente al tavolo della coalizione, al fine di chiudere una lunga scia di “isteriche polemiche” che da circa 10 mesi hanno, in alcuni momenti, esacerbato gli animi creando conflittualità e divisioni interne al partito della Schlein. Infatti, da troppo tempo ormai, il circolo stabiese Dem appare una sorta di federazione di “potentati politici” che si fronteggiano allo scopo di veder prevalere la propria posizione personale a scapito del programma politico e della città di Castellammare. I fatti: A fronte di una normale e legittima convocazione dell’organo deputato per statuto, il Direttivo del Circolo, a decidere la designazione del candidato sindaco da proporre alla coalizione del Csx stabiese, a seguito di un convocazione diramata a firma del Presidente Elefante; è accaduto che, sul gruppo Whatsapp è arrivata la comunicazione del Segretario, Peppe Giordano, che ha annullato d’imperio la convocazione dell’organo non adducendo alcuna valida motivazione affinché una regolare, e democratica, riunione dell’organo politico non potesse svolgersi. Il motivo? Molto semplice, evitare che l’organo democraticamente eletto attraverso un regolare congresso, e preposto per competenza a deliberare sulla vicenda, potesse confrontarsi in relazione alla libera scelta del candidato che avrebbe dovuto rappresentare il partito nell’alveo di una coalizione che, per via di questi atteggiamenti, è destinata a diventare solo un semplice cortile a fronte  di uno sbandierato, ma impossibile da realizzare oggi, campo largo delle “alleanze politiche”. Una strategia mirata a prendere tempo, preso atto che fallita l’opzione A del velenoso piano, intesa a determinare la viscerale reazione di Elefante a rassegnare le dimissioni dal proprio ruolo lasciando così campo libero ai suoi inesauribili “antagonisti”, atto che al contrario, intelligentemente è stato evitato, costringe a questo punto i suoi “nemici” a chiedere ai maggiorenti del partito, primo tra tutti al segretario provinciale Annunziata, di assumersi l’onere di dissuadere lo stesso Elefante, con il suo cospicuo numero di fedelissimi, ad abbandonare le proprie legittime aspirazioni di guidare la coalizione di Csx da candidato sindaco. Un atteggiamento che di “Democratico” non trova né traccia né riscontro in alcun manuale politico che si rispetti e che evidenzia come il manzoniano “Don Rodrigo”, rispetto a questi pseudo – politici da strapazzo, risulti davvero un Gran Signore! E chest’è!

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